Calamita cosmica

Nella suggestiva regione dell’Umbria, si trova un’opera d’arte veramente unica e affascinante: lo scheletro gigante creato da Gino De Dominicis, intitolato “Calamita”. Quest’opera è ospitata nell’ex chiesa della Santissima Trinità Annunziata a Foligno, risalente al 2011. L’imponente scheletro si estende per 24 metri, preciso nella sua rappresentazione anatomica, ma con un tocco distintivo: un grande becco da uccello che adorna il volto.

Ciò che rende questa opera così straordinaria è la sua simbolica asta lunga, che si innalza verso il cielo eterno, come se stesse cercando di attrarre e canalizzare energie economiche dall’infinito. L’interpretazione di De Dominicis sembra suggerire una connessione tra la sfera umana e quella divina, mettendo in evidenza la ricerca di equilibrio e prosperità attraverso la fusione di elementi terreni e celestiali.

Personalmente, ritengo che questa sia l’opera d’arte contemporanea più suggestiva della mia regione. La sua presenza nella chiesa dismessa aggiunge un ulteriore strato di significato, creando un ambiente che incarna l’incontro tra sacro e profano, antico e moderno. La capacità di Calamita di catturare l’attenzione e stimolare la riflessione la rende davvero un’icona artistica che rappresenta in modo straordinario lo spirito innovativo e la ricchezza culturale dell’Umbria.