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I “Mortari” del Parco del Monte Subasio

Ma perché sul Monte Subasio ci sono dei crateri giganti chiamati “mortari”? Te lo spiego. Le ipotesi sulla loro origine sono molte, ma in realtà si tratta di un fenomeno carsico molto particolare. Questo fenomeno si verifica quando le acque piovane, infiltrandosi nelle fessure del terreno, dissolvono le rocce calcaree, creando grandi imbuti naturali chiamati “mortari”.

Questi crateri, che possono essere profondi fino a 60 metri, si formano nel corso di migliaia di anni attraverso un processo di erosione e dissoluzione chimica. Le acque piovane, ricche di anidride carbonica, penetrano nelle fessure delle rocce calcaree e reagiscono con il carbonato di calcio presente nella pietra, dissolvendolo lentamente. Col tempo, questa azione continua porta alla formazione di cavità sotterranee che, collassando, danno origine ai mortari visibili in superficie.

Nel passato, questi profondi crateri avevano un’importante funzione pratica. Venivano utilizzati come riserve di ghiaccio. Durante i mesi invernali, la neve e il ghiaccio venivano raccolti e immagazzinati nei mortari. Grazie alla loro profondità e alle basse temperature mantenute al loro interno, il ghiaccio poteva conservarsi per lungo tempo, anche durante i mesi estivi, fornendo una preziosa risorsa per la conservazione degli alimenti e per altri usi quotidiani.

Oggi, i mortari del Monte Subasio rappresentano un’affascinante testimonianza geologica e storica, un esempio spettacolare delle forze della natura e dell’ingegnosità umana nel passato. Se visiti il Monte Subasio, non perdere l’occasione di esplorare questi straordinari crateri e di immergerti nelle meraviglie naturali e storiche di questa regione.

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Posizione

Mortaro Grande,
06081 Assisi (PG)

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